Sono bastati tre giorni di assenza da internet per la malattia dei miei figli per rendermi conto della limitatissima influenza della rete sulla "vita di tutti i giorni".
Mi è sembrato di "cambiare canale", come se le frequenze si fossero modificate. Le immagini nella mia mente si sono trasformate.
Mi sono sentita in mezzo ai due mondi, con sentimenti e pensieri completamente differenti e con un divisorio invisibile, una "cortina digitale" che li separa.
Uno, quello di internet e di connessioni inattese, è popolato da persone curiose, combattive, informate.
Quelli che vogliono capire, che cercano risposte e a volte le trovano,
che sono preoccupati ma decisi ad agire.
E poi quell'altro, quello visibile, quello che si può toccare con mano.
Fatto di buste della spesa , di chiacchere davanti al portone.
Fatto di portafogli che si svuotano e bollette in attesa delle entrate su una mensola.
In questo mondo, che comprende soprattutto cuori che battono, c'è un'unica domanda, un'unica preoccupazione -quella di non trovarsi ai margini dei giri "perbene".
L'onestà, sia quella intellettuale o "spicciola" diventa un valore troppo soggettivo e viene ripiegata alle esigenze quotidiane.
Non c'è "questione giustizia" che tenga.
Un "archivio Genchi",un "caso Eluana", un "pacchetto sicurezza" o un "vilipendio al Capo dello Stato" sono lontani dalle preoccupazioni di questo mondo quanto una nomination in un reality.
In fondo, credono, non li tocca.
In fondo, dicono, "ho anch'io i miei problemi".
Non so se sarà internet a darci consapevolezza che siamo tutti collegati e che una vita più degna si ottiene con la propria responsabilità, solo partecipando e non delegando.
Lo spero, visto che è l'unica ancora di salvezza in questo momento.
Ma in attesa della primavera cercherò di "connettermi" di più ai cuori e agli sguardi e "aggiungere" amicizie con una stretta di mano per evitare che l'energia del web rimanga come un cerchio nel grano.
interrompere l’ipnosi planetaria.
13 ore fa
6 commenti:
Noi della Rete abbiamo molte cose da dire. Siamo ancora la società di soggetti attivi che pensa, tutti i giorni, di poter cambiare il mondo.
Grazie Kristel, di questo pesniero. Mi è piaciuto e mi ha coinvolto.
Mi meravigli sempre. Cioa
Penso che l'una cosa non debba escludere l'altra. Le due realtà possono convivere, ma occorre una giusta misura, per l'una e per l'altra.
Certo è che, vedendo il lassismo del 'mondo reale', viene voglia di tuffarsi in rete e di rimanerci.
Ciao
Bei pensieri, gli stessi miei quando stacco il pc e vedo la tv (cosa che dura pochi minuti, quelli per mangiare)
Ciao. Ho letto i tuoi pensieri. Nella desolazione e omologazione in cui viviamo, almeno un raggio di sole.
Guarda!!! Oggi c'è il sole fuori: coincidenza...chissà!
Quando si riesce ad unire, come fai tu, la sensibilità e l'umanità all'impegno civile ... be' lì c'è il senso della vita ...
Posta un commento