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giovedì 29 gennaio 2009

Piazza Farnese 28.gennaio



Dal blog di Daniele Martinelli

giovedì 22 gennaio 2009

"Giustizia per il magistrati e democrazia per il popolo italiano"


"Il CSM punisce i magistrati di Salerno, rei d'aver proseguito le indagini del PM Luigi De Magistris, ed i cittadini s'indignano, si organizzano e scendono in piazza". Cosi in una nota il comitato promotore della manifestazione "Giustizia per i magistrati e democrazia per il popolo italiano", in sostegno del Procuratore di Salerno, Luigi Apicella. Il comitato promotore della manifestazione, formato da singoli cittadini tra cui Sonia Alfano, Benny Calasanzio, Salvatore Borsellino, Chicco Alfano, Serenetta Monti, Francesco Saverio Alessio, Daniele Vignandel, Stefano Cucinelli, Guido De Gennaro, Stefano Franco, Massiiliano Mostardi, Emiliano Morrone, Gabriella Bonino, Valerio Petrucci, cui ha aderito anche l' Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia, ha incassato l'adesione di Marco Travaglio e di Beppe Grillo e Carlo Vulpio, che interverranno durante la manifestazione. Alla manifestazione, promossa da singoli cittadini, hanno aderito svariate associazioni e movimenti tra cui il "Movimento per il bene comune". L' appuntamento è previsto per il prossimo 28 gennaio a Roma, alle ore 9, in piazza Farnese. "Il 28 gennaio - affermano i componenti del comitato promotore nella nota - potrebbe essere l'inizio di una nuova era in cui potremo nuovamente sentirci orgogliosi d'essere italiani. Per questo ci piacerebbe veder sventolare durante la manifestazione il nostro Tricolore".

Da Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia

Aderisci su Facebook alla Manifestazione a sostegno del Procuratore di Salerno Luigi Apicella

lunedì 12 gennaio 2009

Uno strano dejavù

Ma io questo film l'ho già visto, mi viene da dire seguendo il telegiornale.
I servizi "giornalistici" introdotti con frasi del tipo:"E adesso andiamo a vedere qual è la situazione negli outlet (!?!)" oppure "ci colleghiamo con la redazione di Novella 2000 per sapere come sta Nina Moric...
Io tutto questo l'ho già vissuto, durante la mia infanzia sovietica. Allora ci ammorbavano con assurdi piani quinquennali e mostravano con enfasi l'impegno civile di orgogliosi cittadini sovietici che in realtà non esisteva.

La canzone è cambiata, ma il principio mi sembra spaventosamente uguale. Al posto della ridente società sovietica le facce di cittadini felici con le loro buste da shopping. L'informazione sovietica era infantile nella sua evidente falsità, ma questa del nostro nuovo regime italico è subdola. Allora sapevamo di essere sudditi e quella consapevolezza ci ha permesso di cambiare; ma adesso la capacità di discernimento dell' homo consumens è poco sviluppata e il potere affina continuamente le sue armi.

Intanto tutto va bene.
Supereremo la crisi nel 2010 e tornerà l'allegria del consumo e la fiducia nel Sistema.
In fondo ci fa stare tranquilli .
Anche la signora Moric si è ripresa e tra un pò comincierà il "Grande Fratello" 9.

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venerdì 9 gennaio 2009

Esterrefatta!

Dopo la storia di Niki oggi mi giunge anche quest'altra notizia allucinante:

L'Unione Europea ha autorizzato le forze di polizia a compiere perquisizioni a distanza sui Pc dei cittadini.

Il Consiglio dei Ministri Europeo ha dato l'assenso e subito Inghilterra e Germania si sono mosse per adeguarsi con gioia al nuovo corso: nell'Unione Europea è ora possibilie l'hacking di Stato.

Le forze di polizia degli Stati membri non hanno più bisogno di un mandato e di essere in possesso di prove per perquisire da remoto i computer dei cittadini: ora hanno ufficialmente il permesso di avviare una "sorveglianza intrusiva della proprietà privata" in maniera del tutto autonoma e anonima.

I gruppi in difesa dei diritti umani, Liberty in testa, stanno insorgendo. Shami Chakrabarti, membro di Liberty, sostiene che "Non è diverso dall'irrompere a casa di qualcuno, analizzare i suoi documenti e sequestrare l'hard disk". Solo che in questo modo il sospettato (se ancora così lo si può definire) non ne ha nemmeno coscienza.

Ovviamente, intromettersi nel computer di qualcuno è un'attività che richiede la compromissione del sistema che opera su quel determinato Pc: assisteremo forse all'invio di mail che contengono virus da parte delle forza dell'ordine? E i produttori di antivirus e software per la sicurezza come si porranno in questa situazione?

Nonostante il Ministero dell'Interno inglese si sia subito attivato per sminuire la portata di questo provvedimento ma senza negare le conseguenze paventate, non solo la privacy dei cittadini viene messa a rischio (qualcuno potrebbe anche dire "Ma tanto io non ho nulla da nascondere") ma la sicurezza stessa dei loro computer.

Senza contare, poi, le sempre presenti possibilità di abuso di un potere esercitabile senza bisogno dell'autorizzazione di alcuno.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 07-01-2009]

venerdì 2 gennaio 2009

Parole, parole...

Auguri, appelli, parole…
Scambiate fra gli amici, pronunciate da persone importanti. I primi mi hanno regalato un sorriso e i secondi sorpresa per la vuota banalità mascherata dietro parole grosse. Mi riferisco al discorso di fine anno del presidente Napolitano.
Potrei dire che non sono nessuno, invece un’opinione la voglio esprimere per il semplice fatto di essere una cittadina. E non è così poco come sembra.
La lotta conto la povertà e le ingiustizie sociali, il coraggio per affrontare la crisi, un appello per le riforme condivise, il suo sforzo di “unire gli italiani, tenendosi fuori dalla competizione tra le opposte parti politiche, rappresentando, col massimo scrupolo d'imparzialità e indipendenza, i valori in cui possono riconoscersi tutti i cittadini, i valori costituzionali, nella loro essenza ideale e morale” mi hanno lasciato un po’ perplessa.
In questi tempi dove si sta perdendo ogni barlume di buon senso, mi aspettavo qualcosa di più definito. Per esempio un richiamo alla legalità ed onestà assoluta soprattutto da chi sta seduto su una poltrona e senza la quale quell’Italia più giusta di cui parla non emergerà mai. Non bastano due parole sulla “maggiore trasparenza nell’uso del denaro pubblico”. Ma forse era troppo deprimente ricordare la giustizia nel 2008. Perciò trovo anche un pò ipocrita e banale aspettarsi la fiducia che c’era nel dopoguerra ma che ormai è stata troppo massacrata. La fiducia non si può solo auspicare , si deve meritare.
I vuoti appelli all’ottimismo non colmano il vuoto della fede in una visione che con la giustizia in queste condizioni e la Costituzione sotto minaccia non potrà nascere.