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giovedì 11 settembre 2008

Cos'è la libertà?

Allora, dobbiamo cominciare da capo.
Credo ce ne sia bisogno
-vista la decisione del governo di andare avanti con la costruzione di centrali nucleari ignorando il risultato referendario (cioè la volontà del popolo);
-gli avvenimenti di Chiaiano e Vicenza;
-l'identificazione dei contestatori del ministro Gelmini da parte di agenti in borghese;
-il discorso di Ratzinger in Sardegna;
-le silenziose modifiche al Codice Penale in materia di reati di opinione;
-la nuova riforma della scuola...

Una volta c'era un'opinione pubblica consapevole ed attenta. Ora ci si occupa di "Miss Italia", di veline, "Isola dei famosi"... e si ammirano e si invidiano i disonesti al potere.
So di non dire nulla di nuovo, ma evidentemente c'è un bisogno urgente di ripetersi! Visto che tutto ciò, a dir poco inquietante, non trova sdegnate reazioni se non da parte di pochi che annegano nella derisione o nell'indifferenza, mi auguro che aumenti sempre più lo sdegno e la partecipazione attiva alla vita democratica prima che sia troppo tardi.
Nel frattempo, che questo video ci aiuti a ripassare qualche nozione di base sulla Libertà.

venerdì 20 giugno 2008

Sono incazzato/a nero/a...

venerdì 13 giugno 2008

Grazie, Irlanda! Ma è democrazia?!?

Dopo il "no" dei irlandesi al Trattato di Lisbona sono andata a cercare le reazioni. E mi sono imbattuta in questo post di Andrea Bonanni.

Cito:
"Io però in questa sede di discussione e di confronto più libera vorrei porre il problema del referendum. Ma siamo davvero sicuri che questa massima espressione della democrazia diretta sia il modo migliore per gestire scelte difficili in società complesse come sono quelle attuali? L’Europa ha già collezionato una lunga serie di (Irlanda due volte, Danimarca, Svezia, Francia, Olanda) su temi diversi e con motivazioni diversissime, spesso contrapposte. E anche in Italia, a partire dal referendum sul nucleare per arrivare a quello sulla fecondazione assistita, il risultato delle consultazioni popolari su scelte particolarmente complesse non si è sempre dimostrato di grande lungimiranza. Uno dice: questa è la democrazia, adeguiamoci. Va bene. Ma che democrazia è quella in cui la gente si pronuncia su temi che non conosce facendo scelte di cui non può prevedere gli effetti? Anche su questo, forse, occorrerebbe riflettere."

Ha ragione Travaglio! Qui si vuole capolvolgere tutto!
A seguire questa logica arriviamo alla conclusione che il popolo, questo "gregge ignorante", non dovrebbe neanche essere interpellato per decidere il proprio futuro e quello dei suoi figli. Una carta firmata praticamente in bianco(Con le rettifiche già previste)??Dovrebbero farci stare tranquilli articoli come questi:
Citazione (dall' articolo di Daniele Framarin su "Luogocomune"):
"Nella Dichiarazione riguardante le Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali, che secondo l'Art. 49b (51) TUE ("Allegato") sono parte costituente dei Trattati, dunque sono parimenti vincolanti, sta scritto:
3. Le disposizioni dell'articolo 2 della Carta corrispondono a quella degli articoli summenzionati della CEDU e del protocollo addizionale e, ai sensi dell'articolo 52, paragrafo 3 della Carta, hanno significato e portata identici. Pertanto le definizioni "negative" che figurano nella CEDU devono essere considerate come presenti anche nella Carta:
a) articolo 2, paragrafo 2 della CEDU:
"La morte non si considera cagionata in violazione del presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:
a) Per garantire la difesa di ogni persona contro la violenza illegale;
b) Per eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta;
c) Per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione";
b) articolo 2 del protocollo n. 6 della CEDU:
"Uno stato può prevedere nella propria legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra; tale pena sarà applicata solo nei casi previsti da tale legislazione e conformemente alle sue disposizioni ...".

oppure

citazione:
"la Clausola di Solidarietà:"se c'è da contrastare azioni terroristiche in un qualsiasi paese".. ( e cosa siano le " azioni terroristiche " NON è definito, rimane una nozione totalmente vaga) tutti i paesi dell'Unione, anche se in disaccordo, devono partecipare alle azioni militari, alle guerre di aggressione ed alle missioni di pace in paesi terzi - quindi al di fuori dell'Unione Europea - di fatto senza che esista più diritto di veto per i paesi che non sono d'accordo. In pratica, senza alcun dibattito pubblico, senza dibattiti nei parlamenti nazionali, l'Unione Europea viene trasformata in una alleanza fortificata con l'obbligo al riarmo ed agli interventi fuori dai propri confini."

Non stiamo neanche a citare altre clausole perchè probabilmente siamo troppo deficienti per capirle...
Mi chiedo come mai non c'è mai stato un dibattito, come mai non ci hanno "illuminato"? Il silenzio che ha accompagnato questo trattato è sin troppo eloquente.

Sul nucleare non siamo stati lungimiranti, dice Bonanni...(è una sua opinione personale..)Di fatto non stanno tenendo conto della volontà del popolo.Il governo ha già deciso diversamente. E non mi dovrebbe preoccupare tutto ciò??
Una volta mi hanno detto che lo Stato siamo noi, e che il parlamento ci rappresenta. Adesso lo Stato sono loro! lì, nella stanza dei bottoni e rappresentano solo se stessi.

Ambeh'. dimenticavo...le cose sono complesse.. ho già sentito questa espressione ("Annozero") quando si parlava del film "Il Divo". Lo diceva il personaggio di Andreotti e lo ripeteva Cirino Pomicino. Le cose diventano sempre complesse quando ci si barcamena tra varie fazioni e vanno accontentati i vari poteri, ma questo non c'entra niente con il benessere della cittadinanza.



giovedì 5 giugno 2008

Amici irlandesi, votate "no"

Stop al Trattato Europeo! Facciamo sentire le nostre voci in Irlanda!

Il 13 dicembre 2007, i capi di stato e di governo dell'UE hanno firmato il "Trattato di Lisbona", aspettandosi che entri in vigore a partire dall'1 gennaio 2009. Questo Trattato condizionerà i lavori dell'UE e, come la Costituzione Europea rifiutata dagli elettori francesi e olandesi nel 2005, aprirà la strada ad un libero mercato in Europa esattamente nello stesso modo. Anziché essere rispettate in un'ottica di democrazia, pace ed ecologia, le istanze sociali dei cittadini europei non sono state prese in considerazione, e questo trattato scolpisce nella pietra l'immagine di una UE neoliberale.

Per condurre con successo questo "colpo di stato", tutte le domande per un referendum sono state ignorate, e i governi stanno divulgando contenuti fuorvianti ai loro cittadini.

Per questo chiediamo agli Irlandesi di votare contro questo Trattato Europeo!

Riponiamo negli irlandesi le nostre speranze, e chiediamo ai nostri amici europei di unirsi a noi in questo sforzo.´

Noi diciamo SÌ all'Europa, ma vogliamo un nuovo inizio. Vogliamo un'Europa di pace, attenta ai problemi sociali ed ecologici, e diciamo NO alla militarizzazione dell'UE, alla sua svolta neo-liberale e all'abbassamento della soglia di democrazia.

Puntiamo a una Unione Europea di persone fatte dalle persone per le persone, ma questo sarà possibile soltanto quando a tutti i cittadini dell'UE verrà concesso il diritto di decidere da soli se il Trattato di Lisbona debba essere o meno il punto di riferimento dei loro futuri governi. Noi diciamo di NO e vi chiediamo di

Firmare la petizione qui!



16074 persone di 26 paesi dell'UE hanno già segnato la petizione (a partire dal 12 maggio 2008)

Ulteriori notizie su Trattato di Lisbona qui

lunedì 19 maggio 2008

It was like...Killing me softly

Alla fine tutto si è rivelato meno sgradevole di come pensavo. Ho comunicato al sig. Sasson le mie dimissioni e dopo la sua sorpresa iniziale sono riuscita ad esporre le mie ragioni con sicurezza . In realtà di motivi ce n'era uno solo, ma enorme e potente :una voce interiore mi diceva che quella non era la mia strada.

Su un piatto della bilancia ho messo questa voce interiore e sull'altro la sicurezza economica che mi permetteva di assolvere dignitosamente il mio dovere da madre di 3 figli. La vita mi ha dato un' ulteriore spallata nella figura del nuovo capo del personale - e così ho deciso. Ancora 2 settimane e sarò una persona libera...una disoccupata...una casalinga.. No-no, una Persona Libera...confermato dalla felicità che inspiegabilmente si è manifestata in me. Probabilmente dovrei provare "responsabilmente" paura.

Adesso mi prenderò tempo per Vivere - ordinerò i miei pensieri e quello che mi circonda, andrò a casa di Abruzzo per disintossicarmi da scorie mentali e materiali, mi riapproprierò di quell'oretta per la corsa in mezzo alle montagne per tornare nuova-nuova ed intraprendere il mio viaggio in Estonia.

I miei colleghi mi chiedono ogni giorno un pò preoccupati "Tutto bene?"
Per il maggior parte delle persone il lavoro ti garantisce un certo prestigio sociale. Non è che avessi un lavoro prestigioso, ma comunque un contratto buono con uno stipendio più alto della media. A loro non è chiaro per quale motivo ci ho rinunciato.
Cosa farai, come ti guadagnerai da vivere, mi domandano.

Me lo sono domandato anche da sola. Cercherò di immaginare questo senso del vuoto, senso dell' essere fuori dal Sistema. Cercherò di immaginarmelo perchè per ora sento soltanto un senso di liberazione. Un pò come quando nuoti fin dove non si tocca.

La società ci ha cresciuti con la convinzione che per vivere abbiamo bisogno di stampelle e di mediatori senza i quali è impossibile sperimentare un'esistenza dignitosa.
Abbiamo bisogno dello stipendio, della sicurezza, del "piatto di lenticchie" in cambio dei nostri diritti .
Abbiamo bisogno di buffoni immeritevoli che chiamiamo politici, per governare le nostre città e paesi.
Abbiamo bisogno di preti che intercedano per noi davanti all' Onnipotente, che ci dicano cosa è giusto, cosa è sbagliato.

C'è una Forza che mi ha permesso di svilupparmi. Mi ha fatto crescere le mani e la gambe, mi ha messo in funzione il cervello e la Coscienza. Non ha chiesto niente in cambio. Tutt'ora mi fa inspirare...ed espirare...
(A volte si insinua in me questo dubbio eretico che la Vita è GRATIS!)
In questa Forza voglio ancora una volta confidare.
Non so quale strada intraprendere, ma so quale voglio evitare. Le istruzioni arriveranno.

Intanto cercherò di assolvere il mio dovere da essere umano - inseguire la felicità.

sabato 17 maggio 2008

Mille fragole fanno una marmellata

Ogni lunedì alle 14 per ascoltare Marco Travaglio che ha la "faccia tosta" di dire che bianco è bianco e nero è nero...
passaparola

lunedì 5 maggio 2008

Carissimi Pinocchio

Qualche giorno fa ho guardato per la terza volta il telefilm del 1972 di Luigi Comencini "Pinoccho"- un pupazzo di legno creato dalla penna di Carlo Collodi, agli estoni più noto come Buratino. Ho pensato che Benigni fosse coraggioso ad interpretare questa vecchia fiaba dopo l'insuperabile capolavoro di Comencini. La sua versione del 2002, che la critica liquidò come "un clichè con poca poesia" ,rimane uno dei film più insignificanti di Benigni.
L'opera di Comencini è piena di atmosfere indimenticabili eppure così quotidiane. Ambientato nell'Italia di fine 800,ci mostra un'Italia vera: povera e contraddittoria.Ineguagliabile Nino Manfredi(Geppetto) così come il Gatto e la Volpe (Franchi e Ingrassia),la Fata Turchina (Gina Lollobrigida) e il Giudice(Vittorio De Sica).
Quanti di noi hanno mai riflettuto sul vero messaggio del "Pinocchio", sulla "morale della favola"?
Comencini ci costringe a pensare. Se vuoi diventare l'essere vivente nel senso più alto del termine, devi imparare a distinguere tra il bene e il male usando la tua propria testa e coscienza senza dare ascolto a coloro che hanno per te la ricetta sempre pronta. Non l'obbedienza fine a se stessa, non la cieca sottomissione all'autorità bensì l'agire con consapevolezza. La libertà necessita di redini autoimposte in nome dell'unica autorità davanti al quale vale la pena di inchinarsi -L'Amore.
Comencini ha raccontato le avventure di Pinocchio attraverso situazioni surreali e incredibili nella loro normalità con l'aiuto di attori eccezionali, le musiche di Fiorenzo Carpi e nel simpatico dialetto toscano.
Siamo tutti un pò Pinocchio in cerca della propia libertà con i suoi limiti, del modo più giusto di stare nel mondo con la consapevolezza che da qualche parte c'è un amorevole Geppetto in attesa del nostro abbraccio.
Potrei allora mai perdere fiducia in questo grande popolo italiano nonostante abbia scelto di nuovo di dare ascolto al Gatto e alla Volpe?