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mercoledì 31 dicembre 2008

Il respiro d'una speranza

Tempi, in cui si affonda nel fango delle apparenti verità e delle menzogne.
Tempi ambigui, quando il potere si puntella con sotterfugi e corruzione .
Tempi in cui si avverte il fetore d'un regime spacciato per libertà...

Non posso fare a meno di tornare indietro con la memoria a una ventina di anni fa, quando assistetti ad un vero miracolo, ad una rivoluzione durante la quale nessuno perse la vita. Era il 1988 in Estonia sotto il fermo potere sovietico.
C'era l'insofferenza ammassata nelle anime da decenni. Proprio come adesso in Italia.
C'erano delle persone - scrittori, cantanti, giornalisti, scienziati, comici - che si esponevano ma non in quanto probablili leader di una improbabile opposizione. Avevano solo più visibilità e sentivano la responsabilità che ne derivava. Come adesso qui, in Italia.
Ci radunavamo di notte per esprimere una volontà e non avendo un'organizzazione alle spalle, facevamo la cosa più semplice - cantavamo. All'inizio eravamo qualche migliaio ma dopo alcune notti scoprimmo di essere diventati 300.000. E, vi giuro, c'era l'energia di mille centrali nucleari...L'ho sentita anche qui ,a volte , in Italia durante le manifestazioni di piazza.
Dovevano passare ancora due anni di lotte politiche e civili prima che eventi inattesi dessero una mano e il sogno ebbe compimento. Ma l'intento era già nell'aria e si era radicato nelle parole che accompagnavano il piccolo popolo paziente e cocciuto: "Un giorno vinceremo nonostante tutto!". La vicinanza di una spalla, il potere di centinaia di migliaia di voci in quelle notti d'estate avevano creato una consapevolezza, dato soffio vitale ad una semplice speranza e gettato le basi per azioni concrete .
Nel 1991 L' Estonia riebbe la sua indipendenza. Io non c'ero. La vita mi aveva condotto qui,a Roma e forse l'aveva fatto di proposito - per spargere questa consapevolezza in tempi ambigui e scoraggianti.
Nella mia memoria c'è la certezza - è successo una volta e può succedere ancora.
Esistono momenti in cui la volontà delle persone si fà tangibile.
Bisognerebbe radunarsi più spesso possibile, non solo su Internet,per sentire quella spalla vicino a te e rendersi conto che un giorno si vince nonostante tutto. Bisogna dar modo a quella consapevolezza di crescere, di invadere gli spazi ma soprattutto i cuori.

Per chi fosse interessato al film "The Singing Revolution" per intero lo può vedere qui.

venerdì 12 dicembre 2008

Libero mercato dell'anima

Ho guardato Annozero.
Ho visto Castelli che dava una "dritta" alla giovane laureata in lettere con tanto di master ed una figlia che sul mercato del lavoro è peso ed impedimento:
"C'è bisogno di laureati in ingegneria per le perizie. In quel campo la domanda supera l'offerta. So che quello che dico non vi piace, ma dovete adeguarvi al mercato."
Ho pensato a quanto è triste questa società che stiamo vivendo. Una società di bestie.

Siamo in un punto dov'è impensabile pretendere che si tenga conto dei sogni, del bisogno primario di ogni essere umano di seguire la propria chiamata.
Potrà mai funzionare una società dove le persone non si sentono realizzate? E in nome di che cosa?
Di un invisibile entità chiamata Mercato.
Avere uno stipendio è un gran bene, ma viene vanificato dalla insoddisfazione di una vita da ingranaggio, perdippiù da ingranaggio in un posto sbagliato.

Ma come sappiamo le persone appagate hanno pochi bisogni e sono ostiche da controllare.
Le persone appagate possono rinunciare a tante cose perchè la felicità risiede altrove, in un luogo dove ai ricatti si risponde con un sorriso incredulo.
Le persone appagate hanno una dignità perchè sanno il proprio valore. Sanno chi sono.
Quindi - completamente inutili nonchè dannose al nostro Mercato, che chiede Anime massacrate da vendere dove porta il denaro.
Dio ce ne scampi e liberi da questi rivoltosi arroganti!

E noi qui ad aspettare il nostro tozzo di pane quotidiano in cambio dell'anima da chi tiene in mano il guinzaglio.

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giovedì 27 novembre 2008

Conoscendo, apprendendo



Fino a ieri conscevo solo il suo nome. Non ho mai visto i suoi film, ma mi ricordo di un uomo a torso nudo che dà potenti calci roteanti.

Ieri, mentre passeggiavo per Internet, mi sono imbattuta nelle perle di saggezza di Bruce Lee. Sono fresche, confortanti e incoraggianti. Ci pensavo ancora prima di addormentarmi.

E oggi scopro da blog non sospetti, che il 27.novembre è il compleanno di Bruce Lee.
Come per sottolineare le sue parole che comunque mi sono rimaste dentro.



Sto ancora imparando, poiché l’apprendimento non ha limiti

L’uomo che ha realmente l’urgenza di scoprire cosa sia la verità,
vive soltanto in ciò che è

La vita stessa è il vostro maestro.

Il sapere non è sufficiente, dobbiamo applicarlo. Il volere non è sufficiente, dobbiamo fare.

Una mente intelligente è una mente che ricerca. Non si accontenta delle spiegazioni,
né é una mente che crede poiché credere é un altro modo di fermarsi

Libertà interiore, piuttosto che meccanica efficienza

Essere se stessi porta a vivere rapporti reali
Accettate i sentimenti così come sono
Esprimere se stessi è importante

Solo chi è autosufficiente può stare solo, la maggior parte delle persone
segue la folla e procede per imitazioni

Più poveri siamo interiormente, più cerchiamo di arricchirci esteriormente

Non c’è liberta se siete imprigionati da muri di disciplina

Libri, insegnati, genitori, la società intorno a noi, tutti ci dicono cosa pensare,
ma non come pensare

La vera libertà è conseguenza dell’intelligenza

Ciò che si ottiene imparando viene perso imparando

Il grande errore consiste nel voler anticipare il risultato dell’impegno;
non dovreste preoccuparvi di come finirà, lasciate solo che la natura faccia
il suo corso, ed i vostri strumenti colpiranno al momento giusto

Siamo sempre nel processo del divenire e nulla è fissato

L’espressione di un artista è la sua anima resa manifesta

Riusciamo a vedere attraverso gli altri, soltanto quando vediamo attraverso noi stessi

Noi viviamo, non viviamo per qualcosa

E’ con me stesso che ho cominciato
e quando sarà tutto finito
sarò tutto quello che resterà di me

Noi non diveniamo, noi siamo. Non sforzatevi di divenire. Siate

La vita è qualcosa che non trova risposta; dev’essere compresa momento per momento

Non potrete mai chiamare il vento, ma potete lasciare la finestra aperta

La gioia e la sofferenza sono il frutto di pensieri giusti o sbagliati.
La sofferenza, in special modo, è più che altro una creazione personale

La sconfitta è uno stato mentale

La sconfitta è unicamente temporanea, e la sua punizione non è altro che
uno sprone per me a compiere maggiori sforzi per raggiungere i miei obiettivi.
La sconfitta mi dice semplicemente che qualcosa nelle mie azioni è sbagliato,
è un sentiero che conduce al successo e alla verità

La felicità è buona per il corpo, ma la sofferenza rafforza lo spirito

Egli può perché pensa di potere

Ci viene detto che il talento crea le proprie opportunità.
Ma talvolta sembra che il desiderio intenso crei non solo le opportunità,
ma anche i talenti

Se pensi che una cosa sia impossibile, la renderai impossibile

Egli è poiché pensa di essere

La fede senza le opere è morta

La mia verità può non essere la vostra, però la vostra verità può non essere la mia.

La disperazione è la fine degli sciocchi

La conquista di se stessi è la più grande delle vittorie

Sii come l'acqua, cerca di adattarti ad ogni situazione. Se il tuo avversario si apre chiuditi e se lui si chiude apriti.

Conoscere sé stessi è studiarsi mentre si agisce con l'altro.

Cos’è la flessibilità? E’ un giunco che si piega al vento,
esso non si oppone ne cede mai

L’artista Zen veramente grande esprime il massimo con il minimo di linee e sforzi.
Più vicini si è alla fonte, minore è lo spreco

Ricordate che nessun uomo viene sconfitto finche non si scoraggia

La stima degli altri non è un criterio per me

Diventa più facile accettare i sentimenti altrui se prima si accettano i propri

Se conoscessi la causa della mia ignoranza, sarei un saggio

Le cose estreme non perdurano

Osservate quanto facilmente si spezza l’albero dal tronco più rigido,
mentre il salice sopravvive al vento.
La saldezza senza flessibilità è come un barile senz’acqua,
e la flessibilità senza saldezza è come l’acqua senza barile.

Da sola, la flessibilità non potrà mai annullare una grande forza,
né la pura forza bruta potrà mai soggiogare un avversario

Lascia che le cose acuminate si spuntino

Se voglio dominare me stesso devo prima accettare me stesso procedendo d’accordo
e non contro la mia natura

Uno spirito aggressivo verrà abbattuto, l’orgoglio conduce alla caduta,
la violenza finirà con l’essere sconfitta

L’uomo nel quale splende la verità non conosce la collera

Se il mio cuore mi dice che ho ragione, andrò avanti anche contro migliaia
e decine di migliaia di avversari

Mettiti in mostra e non avrai attenzione; Il tuo vantarti sarà prova del tuo fallimento.

Basarsi sulla debolezza è forza

Bruce Lee è morto nel 1973 a 32 anni


lunedì 17 novembre 2008

Loggia continua - Marco Travaglio



Lezione agli studenti di Roma Tre il 13/11/2008

Per la Roma ...e non solo

domenica 16 novembre 2008

Arte y pico - gioia da condividere



Credo sia importante per ognuno che pubblica i propri pensieri di essere meritevole di attenzione. E nello stesso momento è gradevole trovare altri che offrono i punti di vista e si interrogano, che condividono ciò che hanno imparato. La cosa più preziosa è il legame che nasce e che spesso porta da una parte all'altra del mondo;è di trovare sempre nuove gemme da aggiungere al proprio caleidoscopio.



Ringrazio Oudekki (anche in italiano), per questo entusiasmante premio e a mia volta premio:
-Teeline
-Heietusi kitsalt rajalt
-Schiavi o liberi?
-Voce del Gongoro
-Lanciailsasso

I nominati dovranno:

-nominare e linkare altri 5 blog meritevoli
-esibire il premio e linkare il post del premiante
-pubblicare queste regole

ma potranno anche soltanto godersi il premio e basta, in fondo è solo un gioco.

lunedì 10 novembre 2008

La mia Italia

Oggi non voglio pensare agli imbarazzi e agressività di questi ultimi giorni.
Oggi compie gli anni un grande artista, un italiano geniale - Ennio Morricone.
Se qualcuno mi chiedesse di descrivere l'Italia ,come l'ho conosciuta io, con un pezzo musicale, sarebbero le sue note a farlo.
Sono le persone come lui che mi fanno sentire privilegiata nel far parte di questo Paese e di questa cultura.

Così come tante altre persone semplici che oltre i problemi quotidiani da affrontare sentono il dovere di dissociarsi dalla pochezza dei loro governanti e di darsi da fare. Ecco una bellissima iniziativa :"Yes, we are different".
Passa parola.


domenica 2 novembre 2008

Ridiamo per non piangere

venerdì 31 ottobre 2008

Un pensiero "facinoroso"... sull' "uso criminoso" della piazza

Berlusconi:"Manifestare e' un diritto, ma anche lo studio lo e'. Dunque chi vuole farlo deve essere garantito come lo e' chi manifesta. Gli eventuali interventi, dunque, serviranno solo ad assicurare che una minoranza non impedisca a una maggioranza di proseguire nell'affermazione dei suoi diritti."

Alemanno:«Bisogna trovare un compromesso fra il diritto di tutti a manifestare e il diritto di vivere la città. Il fatto che ci siano sempre manifestazioni sta diventando un problema . I cortei di questi giorni sono bipartisan ma sono dilaganti e creano intralci. Credo sia urgente parlare con le forze politiche e sociali per trovare un equilibrio e un regolamento diverso per le manifestazioni che stanno bloccando la città.»

Da che mondo è mondo le manifestazioni di dissenso e scioperi hanno avuto un obiettivo - far sentire la propria voce e costringendo chi è al potere a prendere in considerazione le proprie ragioni attraverso il disagio recato alla società. E' lì che sta il senso di una protesta. Si spera che il potente di turno decida di ascoltarti affinchè le cose tornino alla normalità. E' l'unica arma per influenzare. Se togliamo anche quella, tanto vale allestire direttamente un circo per le buffonate che non portano da nessuna parte per il semplice motivo che non danno fastidio a nessuno. E già che ci siamo facciamolo anche fuori città, magari dentro un recinto. Così chi deve protestare può sfogarsi senza problemi...serenamente, pacatamente...democraticamente... senza dare fastidio.

lunedì 20 ottobre 2008

Può un piduista andare al Quirinale?

giovedì 16 ottobre 2008

Perchè?

Perchè pretendono dialogo coloro che non ascoltano mai gli altri?

Perchè si invoca corretezza verso le persone che corrette non sono?

Perchè alcuni vogliono dialogare sulle cose di indiscutibile valore, per le quali bisogna solo combattere?

Perchè si condanna chi denuncia e non chi delinque?

Perchè bisogna "essere uniti" quando in crisi ci sono quelli della Casta e quando invece ha bisogno d'aiuto il popolo sono ca**i nostri?

Perchè si da del "populista" a chi dà voce a gran parte della cittadinanza?

Perchè i profitti sono sempre privati e le perdite socializzate?

Perchè si pensa che la privatizzazione è la soluzione e non si riesce a portare avanti ONESTAMENTE la cosa pubblica (leggi: di tutti noi)?

Perchè non ci sono soldi per l'istruzione e per la sanità mentre si trovano subito per aiutare le banche?

Perchè si pensa che per "integrare" meglio bisogna dividere e separare?

Perchè si spreca tempo ed energia per riscrivere le regole che funzionano e non ci si preoccupa dei salari?

Perchè non c'è un solo ministro che rifiuta di andare in TV perchè ha troppo da lavorare?

domenica 12 ottobre 2008

Io c'ero

martedì 7 ottobre 2008

Avanti nel passato!

Ormai mi aspetto di tutto...Sta svanendo anche l'ultimo briciolo di buon senso. A darmi questa convinzione la notizia su Trapani.OK :
"Dopo gli episodi accaduti sugli autobus della linea 31, vietato l’accesso agli extracomunitari.
Neanche nel Sudafrica, negli anni della segregazione razziale, si era giunti a tanto. Gli autobus della linea 31, che collega il centro per immigrati di Salinagrande alla città, sono vietati agli immigrati. Gli extracomunitari non possono salire a bordo. E' questa la soluzione estrema adottata dopo gli incresciosi episodi accaduti nel corso delle ultime settimane. Numerosi autisti e passeggeri hanno denunciato di essere stati minacciati in più occasioni da extracomunitari ubriachi. Il segretario provinciale della Uiltrasporti Ruggero Messina ha chiesto l'intervento delle autorità competenti. "Gli extracomunitari - scrive - mostrano un comportamento poco rispettoso delle regole della convivenza poiché il più delle volte sono ubriachi a tal punto da minacciare passeggeri e autisti. Una soluzione a tale problema era stata individuata con la richiesta del pagamento del titolo di viaggio agli extracomunitari, ma ciò ha causato ancor di più disagio e malcontento. Poiché il problema persiste, si è individuata un'altra soluzione: non fare salire a bordo dei mezzi tali persone se si trovassero in fermata. Queste soluzioni non migliorano né tantomeno risolvono una questione così delicata, anche perché è disumano ed irresponsabile permettere ciò". Il segretario della Uiltrasporti chiede disporre servizi straordinari di trasporto per gli immigrati con la presenza delle forze armate al fine di garantire l'incolumità degli autisti."

La mia logica mi dice che andrebbero punite singole persone per loro comportamenti molesti (come si farebbe se a quel comportamento poco rispettoso mostrasse un italiano). Ma preferiamo adottare i metodi già consolidati nel Mississippi degli anni 50.

Non rimane che ripetere il mantra di Maroni: l'allarme razzismo non c'è, l'allarme razzismo non c'è, l'allarme razzismo non c'è...

giovedì 11 settembre 2008

Cos'è la libertà?

Allora, dobbiamo cominciare da capo.
Credo ce ne sia bisogno
-vista la decisione del governo di andare avanti con la costruzione di centrali nucleari ignorando il risultato referendario (cioè la volontà del popolo);
-gli avvenimenti di Chiaiano e Vicenza;
-l'identificazione dei contestatori del ministro Gelmini da parte di agenti in borghese;
-il discorso di Ratzinger in Sardegna;
-le silenziose modifiche al Codice Penale in materia di reati di opinione;
-la nuova riforma della scuola...

Una volta c'era un'opinione pubblica consapevole ed attenta. Ora ci si occupa di "Miss Italia", di veline, "Isola dei famosi"... e si ammirano e si invidiano i disonesti al potere.
So di non dire nulla di nuovo, ma evidentemente c'è un bisogno urgente di ripetersi! Visto che tutto ciò, a dir poco inquietante, non trova sdegnate reazioni se non da parte di pochi che annegano nella derisione o nell'indifferenza, mi auguro che aumenti sempre più lo sdegno e la partecipazione attiva alla vita democratica prima che sia troppo tardi.
Nel frattempo, che questo video ci aiuti a ripassare qualche nozione di base sulla Libertà.

venerdì 20 giugno 2008

Sono incazzato/a nero/a...

venerdì 13 giugno 2008

Grazie, Irlanda! Ma è democrazia?!?

Dopo il "no" dei irlandesi al Trattato di Lisbona sono andata a cercare le reazioni. E mi sono imbattuta in questo post di Andrea Bonanni.

Cito:
"Io però in questa sede di discussione e di confronto più libera vorrei porre il problema del referendum. Ma siamo davvero sicuri che questa massima espressione della democrazia diretta sia il modo migliore per gestire scelte difficili in società complesse come sono quelle attuali? L’Europa ha già collezionato una lunga serie di (Irlanda due volte, Danimarca, Svezia, Francia, Olanda) su temi diversi e con motivazioni diversissime, spesso contrapposte. E anche in Italia, a partire dal referendum sul nucleare per arrivare a quello sulla fecondazione assistita, il risultato delle consultazioni popolari su scelte particolarmente complesse non si è sempre dimostrato di grande lungimiranza. Uno dice: questa è la democrazia, adeguiamoci. Va bene. Ma che democrazia è quella in cui la gente si pronuncia su temi che non conosce facendo scelte di cui non può prevedere gli effetti? Anche su questo, forse, occorrerebbe riflettere."

Ha ragione Travaglio! Qui si vuole capolvolgere tutto!
A seguire questa logica arriviamo alla conclusione che il popolo, questo "gregge ignorante", non dovrebbe neanche essere interpellato per decidere il proprio futuro e quello dei suoi figli. Una carta firmata praticamente in bianco(Con le rettifiche già previste)??Dovrebbero farci stare tranquilli articoli come questi:
Citazione (dall' articolo di Daniele Framarin su "Luogocomune"):
"Nella Dichiarazione riguardante le Spiegazioni della Carta dei Diritti Fondamentali, che secondo l'Art. 49b (51) TUE ("Allegato") sono parte costituente dei Trattati, dunque sono parimenti vincolanti, sta scritto:
3. Le disposizioni dell'articolo 2 della Carta corrispondono a quella degli articoli summenzionati della CEDU e del protocollo addizionale e, ai sensi dell'articolo 52, paragrafo 3 della Carta, hanno significato e portata identici. Pertanto le definizioni "negative" che figurano nella CEDU devono essere considerate come presenti anche nella Carta:
a) articolo 2, paragrafo 2 della CEDU:
"La morte non si considera cagionata in violazione del presente articolo se è il risultato di un ricorso alla forza resosi assolutamente necessario:
a) Per garantire la difesa di ogni persona contro la violenza illegale;
b) Per eseguire un arresto regolare o per impedire l'evasione di una persona regolarmente detenuta;
c) Per reprimere, in modo conforme alla legge, una sommossa o un'insurrezione";
b) articolo 2 del protocollo n. 6 della CEDU:
"Uno stato può prevedere nella propria legislazione la pena di morte per atti commessi in tempo di guerra o in caso di pericolo imminente di guerra; tale pena sarà applicata solo nei casi previsti da tale legislazione e conformemente alle sue disposizioni ...".

oppure

citazione:
"la Clausola di Solidarietà:"se c'è da contrastare azioni terroristiche in un qualsiasi paese".. ( e cosa siano le " azioni terroristiche " NON è definito, rimane una nozione totalmente vaga) tutti i paesi dell'Unione, anche se in disaccordo, devono partecipare alle azioni militari, alle guerre di aggressione ed alle missioni di pace in paesi terzi - quindi al di fuori dell'Unione Europea - di fatto senza che esista più diritto di veto per i paesi che non sono d'accordo. In pratica, senza alcun dibattito pubblico, senza dibattiti nei parlamenti nazionali, l'Unione Europea viene trasformata in una alleanza fortificata con l'obbligo al riarmo ed agli interventi fuori dai propri confini."

Non stiamo neanche a citare altre clausole perchè probabilmente siamo troppo deficienti per capirle...
Mi chiedo come mai non c'è mai stato un dibattito, come mai non ci hanno "illuminato"? Il silenzio che ha accompagnato questo trattato è sin troppo eloquente.

Sul nucleare non siamo stati lungimiranti, dice Bonanni...(è una sua opinione personale..)Di fatto non stanno tenendo conto della volontà del popolo.Il governo ha già deciso diversamente. E non mi dovrebbe preoccupare tutto ciò??
Una volta mi hanno detto che lo Stato siamo noi, e che il parlamento ci rappresenta. Adesso lo Stato sono loro! lì, nella stanza dei bottoni e rappresentano solo se stessi.

Ambeh'. dimenticavo...le cose sono complesse.. ho già sentito questa espressione ("Annozero") quando si parlava del film "Il Divo". Lo diceva il personaggio di Andreotti e lo ripeteva Cirino Pomicino. Le cose diventano sempre complesse quando ci si barcamena tra varie fazioni e vanno accontentati i vari poteri, ma questo non c'entra niente con il benessere della cittadinanza.



giovedì 5 giugno 2008

Amici irlandesi, votate "no"

Stop al Trattato Europeo! Facciamo sentire le nostre voci in Irlanda!

Il 13 dicembre 2007, i capi di stato e di governo dell'UE hanno firmato il "Trattato di Lisbona", aspettandosi che entri in vigore a partire dall'1 gennaio 2009. Questo Trattato condizionerà i lavori dell'UE e, come la Costituzione Europea rifiutata dagli elettori francesi e olandesi nel 2005, aprirà la strada ad un libero mercato in Europa esattamente nello stesso modo. Anziché essere rispettate in un'ottica di democrazia, pace ed ecologia, le istanze sociali dei cittadini europei non sono state prese in considerazione, e questo trattato scolpisce nella pietra l'immagine di una UE neoliberale.

Per condurre con successo questo "colpo di stato", tutte le domande per un referendum sono state ignorate, e i governi stanno divulgando contenuti fuorvianti ai loro cittadini.

Per questo chiediamo agli Irlandesi di votare contro questo Trattato Europeo!

Riponiamo negli irlandesi le nostre speranze, e chiediamo ai nostri amici europei di unirsi a noi in questo sforzo.´

Noi diciamo SÌ all'Europa, ma vogliamo un nuovo inizio. Vogliamo un'Europa di pace, attenta ai problemi sociali ed ecologici, e diciamo NO alla militarizzazione dell'UE, alla sua svolta neo-liberale e all'abbassamento della soglia di democrazia.

Puntiamo a una Unione Europea di persone fatte dalle persone per le persone, ma questo sarà possibile soltanto quando a tutti i cittadini dell'UE verrà concesso il diritto di decidere da soli se il Trattato di Lisbona debba essere o meno il punto di riferimento dei loro futuri governi. Noi diciamo di NO e vi chiediamo di

Firmare la petizione qui!



16074 persone di 26 paesi dell'UE hanno già segnato la petizione (a partire dal 12 maggio 2008)

Ulteriori notizie su Trattato di Lisbona qui

lunedì 19 maggio 2008

It was like...Killing me softly

Alla fine tutto si è rivelato meno sgradevole di come pensavo. Ho comunicato al sig. Sasson le mie dimissioni e dopo la sua sorpresa iniziale sono riuscita ad esporre le mie ragioni con sicurezza . In realtà di motivi ce n'era uno solo, ma enorme e potente :una voce interiore mi diceva che quella non era la mia strada.

Su un piatto della bilancia ho messo questa voce interiore e sull'altro la sicurezza economica che mi permetteva di assolvere dignitosamente il mio dovere da madre di 3 figli. La vita mi ha dato un' ulteriore spallata nella figura del nuovo capo del personale - e così ho deciso. Ancora 2 settimane e sarò una persona libera...una disoccupata...una casalinga.. No-no, una Persona Libera...confermato dalla felicità che inspiegabilmente si è manifestata in me. Probabilmente dovrei provare "responsabilmente" paura.

Adesso mi prenderò tempo per Vivere - ordinerò i miei pensieri e quello che mi circonda, andrò a casa di Abruzzo per disintossicarmi da scorie mentali e materiali, mi riapproprierò di quell'oretta per la corsa in mezzo alle montagne per tornare nuova-nuova ed intraprendere il mio viaggio in Estonia.

I miei colleghi mi chiedono ogni giorno un pò preoccupati "Tutto bene?"
Per il maggior parte delle persone il lavoro ti garantisce un certo prestigio sociale. Non è che avessi un lavoro prestigioso, ma comunque un contratto buono con uno stipendio più alto della media. A loro non è chiaro per quale motivo ci ho rinunciato.
Cosa farai, come ti guadagnerai da vivere, mi domandano.

Me lo sono domandato anche da sola. Cercherò di immaginare questo senso del vuoto, senso dell' essere fuori dal Sistema. Cercherò di immaginarmelo perchè per ora sento soltanto un senso di liberazione. Un pò come quando nuoti fin dove non si tocca.

La società ci ha cresciuti con la convinzione che per vivere abbiamo bisogno di stampelle e di mediatori senza i quali è impossibile sperimentare un'esistenza dignitosa.
Abbiamo bisogno dello stipendio, della sicurezza, del "piatto di lenticchie" in cambio dei nostri diritti .
Abbiamo bisogno di buffoni immeritevoli che chiamiamo politici, per governare le nostre città e paesi.
Abbiamo bisogno di preti che intercedano per noi davanti all' Onnipotente, che ci dicano cosa è giusto, cosa è sbagliato.

C'è una Forza che mi ha permesso di svilupparmi. Mi ha fatto crescere le mani e la gambe, mi ha messo in funzione il cervello e la Coscienza. Non ha chiesto niente in cambio. Tutt'ora mi fa inspirare...ed espirare...
(A volte si insinua in me questo dubbio eretico che la Vita è GRATIS!)
In questa Forza voglio ancora una volta confidare.
Non so quale strada intraprendere, ma so quale voglio evitare. Le istruzioni arriveranno.

Intanto cercherò di assolvere il mio dovere da essere umano - inseguire la felicità.

sabato 17 maggio 2008

Mille fragole fanno una marmellata

Ogni lunedì alle 14 per ascoltare Marco Travaglio che ha la "faccia tosta" di dire che bianco è bianco e nero è nero...
passaparola

lunedì 5 maggio 2008

Carissimi Pinocchio

Qualche giorno fa ho guardato per la terza volta il telefilm del 1972 di Luigi Comencini "Pinoccho"- un pupazzo di legno creato dalla penna di Carlo Collodi, agli estoni più noto come Buratino. Ho pensato che Benigni fosse coraggioso ad interpretare questa vecchia fiaba dopo l'insuperabile capolavoro di Comencini. La sua versione del 2002, che la critica liquidò come "un clichè con poca poesia" ,rimane uno dei film più insignificanti di Benigni.
L'opera di Comencini è piena di atmosfere indimenticabili eppure così quotidiane. Ambientato nell'Italia di fine 800,ci mostra un'Italia vera: povera e contraddittoria.Ineguagliabile Nino Manfredi(Geppetto) così come il Gatto e la Volpe (Franchi e Ingrassia),la Fata Turchina (Gina Lollobrigida) e il Giudice(Vittorio De Sica).
Quanti di noi hanno mai riflettuto sul vero messaggio del "Pinocchio", sulla "morale della favola"?
Comencini ci costringe a pensare. Se vuoi diventare l'essere vivente nel senso più alto del termine, devi imparare a distinguere tra il bene e il male usando la tua propria testa e coscienza senza dare ascolto a coloro che hanno per te la ricetta sempre pronta. Non l'obbedienza fine a se stessa, non la cieca sottomissione all'autorità bensì l'agire con consapevolezza. La libertà necessita di redini autoimposte in nome dell'unica autorità davanti al quale vale la pena di inchinarsi -L'Amore.
Comencini ha raccontato le avventure di Pinocchio attraverso situazioni surreali e incredibili nella loro normalità con l'aiuto di attori eccezionali, le musiche di Fiorenzo Carpi e nel simpatico dialetto toscano.
Siamo tutti un pò Pinocchio in cerca della propia libertà con i suoi limiti, del modo più giusto di stare nel mondo con la consapevolezza che da qualche parte c'è un amorevole Geppetto in attesa del nostro abbraccio.
Potrei allora mai perdere fiducia in questo grande popolo italiano nonostante abbia scelto di nuovo di dare ascolto al Gatto e alla Volpe?

venerdì 11 aprile 2008

Codex Alimentarius e WTO - quello che i media non spiegano

Più passa il tempo, più cresce la mia stima verso quegli americani che come Davide combattono contro i Golia del Grande Potere. Questo discorso è diretto agli statunitensi, ma è un argomento che tocca tutto il Pianeta dovunque si trovi la nostra casa. Sono battaglie di cui non riceviamo notizie. Come dice Grillo: i media non fanno informazione, solo propaganda. Informazione la dobbiamo condividere tra di noi e trarre le nostre conclusioni (siano essepositive o negative).
Il sapere aiuta a formarci un'opinione.
La disinformazione ci rende indifesi.
Nel video si parla di un certo Codex Alimentarius che regola le norme legate all'alimentazione. Conoscerlo ci apre gli occhi perchè spiega bene come funzionano i meccanismi del potere REALE.





..
CODEX Will Destroy Our Nutritional
Supplements And Organic Foods!
(Warns Rima E. Laibow, MD, With Over 30-years of Medical Experience)..CODEX ALIMENTARIUS is a UN-sponsored global food standards body that is deceptively promoted
as "consumer protection".... Based on junk science (by wrongly treating nutrients as toxins) it is a serious
threat to your health and health freedom. CODEX ALIMENTARIUS serves the financial interests of massive multi-national corporations who are illegally pushing to implement CODEX ALIMENTARIUS in the United States of America...CODEX is harmful to nutritional supplements… because it says "YES" to...• Supplement doses so low that they have no therapeutic effect on you • Making Vitamin C (and all other vitamins and minerals) above a tiny dose per day an illegal
substance
• Prohibiting all but a tiny number of supplements sold in uselessly tiny doses
CODEX is harmful to natural health… because it says "YES" to...
• Destroying the Wellness Industry in order to wipe out competition to the Pharmaceutical Industry
(the more people turn to natural health, the fewer drugs they buy because the fewer drugs they
need)
• Ruining health food stores and wellness companies by wiping out and criminalizing natural health
products
CODEX is harmful to organic meat and dairy… because it says "YES" to...
• Mandating that all food animals be treated with synthetic growth hormones and antibiotics
despite their documented dangers to you and your family
• Mandating that all dairy cows be treated with Monsanto's rBGH (genetically engineered bovine
growth hormone) despite its documented dangers for you and your family
CODEX is harmful to organic agriculture and clean food… because it says "YES" to...
• Unlabeled use of Genetically Modified Organisms (GMOs) in your food, despite their documented
dangers to you and your family
• Degrading organic standards to the point at which they become meaningless
• Raising permissible levels for pesticides, veterinary drugs and other toxins in farming to extremely
dangerous levels (so manufacturers of these poisons can make more money)
• Mandating that all food must be irradiated unless eaten locally and raw
CODEX is harmful to you and the Earth… because it says "NO" to…
• Your freedom of choice in health products and natural medicine treatments
• Clean, unadulterated food and a meaningful certified organic farming system
• Our planet's environmental health (CODEX would toxify our world even more)
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Laibow, MDwww. HealthFreedomUSA. org

sabato 5 aprile 2008

Il mio voto "inutile" ovvero...sulle orme di Diogene

Dopo una lunga battaglia interiore tra ignorare scetticamente le elezioni o compiere il mio dovere di cittadino, alla fine sono arrivata ad una conclusione: vado a votare.
Come già successo negli ultimi anni, voterò non PER qualcosa, ma CONTRO qualcosa.
Questa volta contesto la logica dei leader dei maggiori partiti italiani che ci invitano a non “sprecare” il voto scegliendo i partiti piccoli (come ho deciso di fare io), asserendo che così si contribuisce a migliorare la governabilità del paese togliendo ai “partitini” la possibilità di pestargli i piedi e il vincitore riuscirebbe ad attuare in pace il suo programma (sempre se si ricorda di tutto quello che ha promesso…)

Il “Corriere della Sera” scrive che così pensa il 60 % dei votanti.
I media di fatto sostengono lo stesso concetto dando più spazio al PD e PdL.

Diogene (con la lanterna) cercava l’uomo…
Io, con il lumicino del mio razioncinio, cerco la democrazia.
Scusate, ma è un’eredità della mia infanzia sovietica..
Allora c’è o non c’è questa democrazia??

Perché il mio voto dovrebbe essere “utile”?
Ma non doveva essere la rappresentatività l’unico criterio del voto?
Perché dovrei rinunciarci a favore della “governabilità”?
Non dovrebbe essere questo il compito dei politici, il loro banco di prova?
Se due più due fa ancora quattro, è una loro mancanza se non riescono a trovare le soluzioni e a lavorare INSIEME per il bene del paese.
Dovremmo coprire la loro incapacità?
E perché cercano di scaricare su di noi questa responsabilità?

Troppe domande…
In futuro forse qualche risposta.